Se stai ristrutturando il bagno e cerchi una soluzione moderna e senza fughe, il bagno in resina potrebbe fare al caso tuo. Ma prima di decidere, è bene capire come funziona, quanto costa e se davvero conviene rispetto alle piastrelle tradizionali. Te lo spiego in modo semplice, senza troppi tecnicismi.

Come si realizza un bagno in resina?

La resina è un materiale versatile che si applica a strati, creando una superficie liscia e continua. Il lavoro richiede precisione: prima si prepara il sottofondo, pulendolo e livellandolo bene, poi si stende la resina con spatole o rulli. Se hai già le piastrelle, in molti casi si può applicare direttamente sopra, senza doverle rimuovere, a patto che siano stabili.

L’asciugatura completa richiede circa una settimana, anche se dopo 24 ore si può già camminarci sopra. Il risultato? Un bagno dall’aspetto minimal, facile da pulire e resistente all’acqua.

I vantaggi del bagno in resina

Uno dei punti forti della resina è l’impermeabilità: niente fughe dove si annidano muffe e batteri, il che la rende perfetta per ambienti umidi come il bagno. In più, è personalizzabile nei colori e nelle finiture, dal lucido al satinato, e si adatta bene anche a spazi particolari, come docce a filo pavimento o nicchie.

Un altro vantaggio è la facilità di pulizia: basta un detergente neutro e un panno in microfibra, senza dover strofinare le fughe come con le piastrelle. Infine, se il tuo bagno è già rivestito, puoi evitare le demolizioni applicando la resina direttamente sulle superfici esistenti, risparmiando tempo e denaro.

Gli svantaggi da considerare

Non è tutto rose e fiori, però. La resina è sensibile ai graffi e, se il sottofondo non è perfettamente livellato, potrebbero formarsi crepe nel tempo. Alcuni tipi di resina, soprattutto quelle più economiche, possono ingiallire se esposte alla luce diretta del sole.

Inoltre, richiede manutenzione attenta: niente candeggina o detergenti aggressivi, che rischiano di rovinare la superficie. E, soprattutto, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti: una posa mal fatta può compromettere tutto il lavoro.

Quanto costa rifare un bagno in resina?

Il prezzo dipende dal tipo di resina scelta e dalle dimensioni del bagno. Le resine più economiche, come quelle spatolate, partono da 40-80 € al metro quadro, mentre quelle autolivellanti, più resistenti e lisce, possono costare fino a 200 € al mq. Se vuoi effetti speciali o colori particolari, il prezzo sale ulteriormente.

Per un bagno medio di 10 mq, quindi, il costo totale oscilla tra 800 e 2.000 €, compresa la manodopera. Se confrontato con una ristrutturazione tradizionale, il risparmio può essere significativo, soprattutto se eviti di demolire le vecchie piastrelle.

Manutenzione e durata nel tempo

Con le giuste cure, un bagno in resina dura anche 20 anni. La pulizia quotidiana è semplice: basta acqua e un detergente delicato. Ogni 2-3 anni, però, è consigliabile applicare un sigillante protettivo per mantenere l’idrorepellenza e prevenire macchie.

Se compaiono graffi o piccoli danni, si possono riparare senza dover rifare tutto il bagno, spendendo 30-100 € a intervento. Insomma, se ben tenuto, è una soluzione che nel lungo periodo può rivelarsi più economica delle piastrelle.

Domande frequenti

Si può mettere la resina sul bagno già esistente?

Sì, purché le piastrelle siano in buone condizioni e ben fissate.

Quanto tempo ci vuole per asciugare?

Dopo un giorno si può camminarci, ma per usarlo normalmente meglio aspettare una settimana.

Come si pulisce?

No a prodotti acidi o abrasivi. Meglio detergenti neutri o, per il calcare, aceto diluito in acqua.

Conviene davvero?

Se cerchi un bagno moderno, senza fughe e facile da pulire, il bagno in resina è un’ottima opzione. Attenzione, però, a scegliere materiali di qualità e a rivolgerti a professionisti seri: una posa sbagliata può rovinare tutto.

Se hai dubbi o vuoi un consiglio su misura, rivolgiti a noi: saremo più che felici di accompagnarti in ogni fase della ristrutturazione, per regalarti il bagno dei tuoi sogni!